Il giallo di Villa Nebbia
Una villa decadente avvolta nella nebbia.
Il soffio gelido del vento di montagna. Occhi sinistri che spiano senza essere visti.
«A Villa Nebbia le finestre non ridono come in Pupi Avati, ma si illuminano e mostrano sagome inquietanti. Un romanzo tra il poliziesco e l’horror.»
la Repubblica
«A Villa Nebbia le finestre non ridono come in Pupi Avati, ma si illuminano e mostrano sagome inquietanti. Un romanzo tra il poliziesco e l’horror.»
la Repubblica
350 Pagine
Newton Compton Editori
350 Pagine
Newton Compton Editori
Ci sono occhi che osservano, nascosti in un paesaggio spettrale…
Piero Bianchi non è ben visto nel paese in cui vive. Sua moglie si è suicidata, lui ha fatto a lungo abuso di alcol, i compaesani lo considerano un assassino. E così, quando viene a sapere che a Villa Nebbia cercano un custode, si presenta per avere il lavoro. A riceverlo è un avvocato, Emidio, ex marito di Ilde, l’anziana proprietaria della villa. Di lei si occupa la nipote, Mariasole: le due donne sono le uniche a vivere nella grande casa. Piero non desidera altro che un po’ di tranquillità e quella residenza spettrale, costantemente avvolta dalla foschia, sembra fare proprio al suo caso. Una volta stabilitosi lì, però, la nebbia non smette di tormentarlo. E in quella nebbia ha sempre l’impressione che qualcuno lo osservi: sente strani ticchettii sui vetri e, soprattutto, comincia ad avere l’impressione che nella casa e nel giardino che la circonda si aggiri un’altra presenza, oltre a Mariasole e Ilde… Quando però la villa diventa teatro di inquietanti eventi, i sospetti di Piero si fanno più forti. Possibile che si stia lasciando suggestionare dalle voci allarmanti che si rincorrono su quel luogo?